rana 0 Scritto Maggio 8, 2010 Report Share Scritto Maggio 8, 2010 Con mia grande sorpresa, per la prima e penso ultima volta , a italiano ci hanno dato due titoli: "Una bel momento/avventura a Tenero" "Un brutto momento/disavventura a Tenero". Dobbiamo scegliere uno di questi titoli ( io ho scelto il primo ) e scrivere un tema lungo circa un foglio ( vanti e dietro ). Devo consegnarlo mercoledì, e ci darà la nota Io ho scritto il mio tema, ma vorrei un vostro parere... e, se mi potete aiutare o correggere vi sarei grata. Prima di leggere la mia catastrofe di testo premetto che non sono un genietto a italiano xD hihi Una bella avventura Tenero La mattina di venerdì 30 aprile come sport ho praticato l’arrampicata. Normalmente il programma consiste nell’arrampicarsi per una parete alta dieci metri. Bisogna indossare delle scarpe apposite per questo sport che sono molto strette, in modo da non far prendere storte al piede; è fondamentale mettersi l’imbragatura, la quale ti tiene attaccato alla corda tramite un moschettone. Nei giorni precedenti abbiamo imparato a fare dei diversi tipi di nodi che servono per fissare in modo sicuro la corda al moschettone o rispettivamente all’imbragatura. Un’alpinista ci ha insegnato ad assicurare, tramite la corda, il nostro compagno che si arrampica. Bisogna tenere tesa la corda, tirandola da un lato; poi quando il compagno decide di scendere bisogna lasciarlo calare leggermente senza fargli prendere colpi. Quando ci si arrampica si può spalmare del magnesio sulle mani, in modo che non sudino e di conseguenza si molli la presa sulla parete. La parete di 10 metri ha tante prese, le quali servono per appoggiarci mani e piedi, creando così un percorso che ti consenta ti raggiungere la cima. Oggi, però, il nostro insegnante ci ha detto che provavamo a lanciarci da 10 metri! Solo l’idea mi ha fatto rabbrividire, ho avuto paura che la corda si spezzasse, ed io che cadevo giù da dieci metri o che la corda si bloccasse ed io rimanevo appesa nell’aria. Poi ero certa: a dieci metri ti vengono le vertigini a guardar giù! Tuttavia, pur avendo le mie bune ragioni per non lanciarmi da un’altezza così alta, ho seguito il gruppo. Il nostro insegnante ci ha mostrato una scala posizionata all’interno della parete per arrampicarsi. Si apriva con una porticina che si mimetizzava col resto della parete. La scala serviva per raggiungere la cima della parete. Normalmente è usata per tirare o buttar giù le corde. Per fortuna abbiamo impiegato poco tempo per percorrere la lunga e stretta scala, non era un bel posto; avevo l’impressione di soffocare dato che lo spazio era stretto ed eravamo uno dietro l’altro. Una volta arrivata in cima ero molto agitata e preoccupata, ma allo stesso tempo incuriosita nel sapere la sensazione di stare sospesa nell’aria. A quattro a quattro ci si lanciava per poi calarsi giù. Purtroppo è arrivato anche il mio turno: mi sono messa l’imbragatura e mi sono legata bene alla corda centrale tramite dei moschettoni. Mi sono affacciata dal punto in cui dovevo lanciarmi; ho guardato giù e non avevo dubbio, era altissimo! Ho scavalcato il “muretto”, il punto da dove dovevo lanciarmi, ho appoggiato i piedi saldamente su due prese e mi sono tenuta aggrappata con le mani al muro. In quel momento non ho pensato a niente: l’incoscienza mi ha fatto mollare tutte le prese e in meno che non si dica mi sono trovata appesa in aria. Ho potuto tirare un sospiro di sollievo: il peggio era passato! Inseguito mi sono dovuta calare giù, muovendo in un modo determinato la corda che mi sospendeva. In breve tempo, sana e salva, mi sono trovata per terra. Una volta a terra mi sentivo più leggera. Secondo me, il motivo di questa straordinaria sensazione è stata dovuta sia per il buttarsi nel vuoto e avere la sensazione di volare che vincere la propria paura. È stata una bella “avventura”, una bella sfida vincere la paura di buttarsi da 10 metri, ma per fortuna ce la ho fatta e non mi sono pentita! Quote Collega al messaggio Condividi su altri siti
Thais 0 Scritto Maggio 8, 2010 Report Share Scritto Maggio 8, 2010 Un’alpinista Era una donna? se era un uomo, togli l'apostrofo Oggi, però, il nostro insegnante ci ha detto che provavamo a lanciarci da 10 metri! mi lascia un po' perplessa il passaggio da venerdì 30 aprile a oggi forse metterei "quel giorno, però..." e poi "avremmo provato" invece di "provavamo" ho avuto paura che la corda si spezzasse, ed io che cadevo giù da dieci metri o che la corda si bloccasse ed io rimanevo appesa nell’aria. che la corda si spezzasse e di cadere [...] o che si bloccasse facendomi rimanere appesa Inseguito mi sono dovuta calare giù, muovendo in un modo determinato la corda In seguito si scrive staccato, e poi metti "in un determinato modo", non in un modo determinato per fortuna ce la ho fatta ce l'ho fatta Secondo me va benissimo! Dev'essere stata una bella esperienza Quote Collega al messaggio Condividi su altri siti